Tuesday, January 8, 2008

Rieccomi!



Dopo un bel pò di tempo senza scrivere rieccomi online! Uno dei buoni propositi del 2008 era quello di ri-iniziare a scrivere e lo faccio condividendo uno dei miei nuovi hobby: la creazione di collane e orecchini con la FIMO, una pasta da modellare (tipo plastilina) che si indurisce al forno.

Ecco un semplice modo d'uso per creare delle piccole api o delle anatre (che poi possono essere usate come perline per orecchini, portachiavi, collane, braccialetti, ecc.). Personalmente mi piace mixarle con delle palline di lana cotta (lana infeltrita)... ma vi spiegherò come fare queste ultime una prossima volta :)

Per le paperelle si fanno prima delle palline per modellare il corpo con della FIMO gialla e poi i dettagli con della FIMO nera e rossa. Il buco invece servirà per potere usare la paperella come perlina (e infilarci del filo) e si può fare con uno stuzzicandenti.

Per fare un'ape invece, si inizia sempre da una pallina di FIMO gialla, e poi si fa una striscia lunga di FIMO nera da avvolgere attorno alla nostra apina. Infine si faranno gli occhi e le ali con delle altre piccole palline di pasta di altri colori (bianca e nera). Da non dimentica... il solito buchino con lo stuzzicadenti per far poi passare il filo. Lo stuzzicadente è molto comodo anche per far girare l'ape in modo da avvolgere la striscia nera tutt'attorno.



Innfine si inforna il tutto per 30' a 110°.... et voilà!


Monday, July 23, 2007

Mezzanotte con Harry Potter


C'ero anche io! Venerdí verso le undici sono uscita da casa con una amica alla ricerca di una libreria aperta a mezzanotte per il lancio dell'ultimo libro della saga di Harry Potter.
In realtá non avevo tanta fretta di comprare il libro e sabato mattina sarei passata comunque di fronte alla libreria mentre andavo e tornavo dalla radio, ma volevo far parte del momento storico!

Insomma, in teoria é l'ultimo libro della saga di Harry Potter (ogni libro fa cosí tanti soldi che é difficile credere che non ne usciranno degli altri) e quindi non volevo perdere l'occasione di far parte dell'emozione di fare la coda per uno dei libri piú venduti al mondo!

In realtá ci sono rimasta quasi male quando ho visto che la mia coda é duranta solamente una mezz'oretta... e la folla nella libreria non era poi cosí esaltata. Pochi erano quelli che si erano travestiti da maghi o creature del mondo magico di Harry Potter (in realtá solo i commessi che lavoravano nella biblioteca...e che non sembravano molto esaltati dal momento sia per i vestiti che indossavano, che per il fatto di dover lavorare a mezzanotte... e immagino anche per il fatto di dover rimettere a posto tutti i libri che la folla spostava nell'attesa della mezzanotte -in pratica quasi tutti prendevano un libro da uno scaffale e lo portavano con loro a mano mano che la fila avanzava per poi lasciarlo da un'altra parte, su un altro scaffale).

Dopo neanche mezz'oretta di coda dal momento dell'inizio della vendita dei libri di Harry Potter ero giá fuori dal negozio. Per adesso sono arrivata solo ai primi capitoli del libro (in realtá non ho fretta di leggerlo)... ma nel frattempo ho visto che in altri negozi lo vendevano a prezzi piú bassi. Insomma... far parte del "momento storico" mi ha fatto perdere un pó di soldi e un pó di sonno. Peró.... io c'ero!



Monday, June 25, 2007

Chin Chan e Chu

Chin Chan e Chu sono le tre piantine di BasilMenta, Basilico e Menta che sabato Lukas e io abbiamo comprato nella ChinaTown di Toronto.

In realtá eravamo convinti di aver comprato due piantine di basilico (una piú grande e una piú piccola) e una di menta, ma una volta a casa abbiamo scoperto che la piantina piú grande di basilico (Chin) é in realtá un mix tra basilico e menta! (solito pacco?). Le foglie sono un pochino piú spesse di quelle del basilico, i bordi delle foglie sono zig-zagati come quelle della menta e l'odore é meno intenso di quello del basilico normale... ma non é male lo stesso.

Camminare per le strade di China Town a Toronto é una mini avventura, si puó trovare di tutto. Signore che vendono erbe sul ciglio della strada, signori dall'aria asiatica che camminano con il carrellino per andare a fare la spesa, gente in bicicletta, venditori ambulanti di dvd pirata e ovviamente tanti turisti (compresi noi) intenti a fare delle foto suggestive in questo angolo cinese a due passi dal centro di Toronto.

Ci sono negozi di té e bubble tea (un té freddo dai vari sapori che si beve con delle palline di tapioca dentro, che in pratica sono come delle caramelle gommose), supermercati con prodotti misteriosi (almeno per noi che dobbiamo capire dal disegno cosa contengono), negozi di vestiti e scarpe, borse e prodotti legati ai cartoni animati. L'odore caratteristico di China Town (diciamo una certa puzza) deriva invece dai molti negozi che vendono roba secca (dal pesce, ai gamberetti a chi sa che cosa).

I Cinesi di Toronto sono molto organizzati, nella periferia esiste addirittura uno shopping center tutto cinese, moderno come quelli americani ma con negozi tutti orientali (che vendono dalle spezie, all'abbigliamento e ai dvd finti). Pure nella China Town di downtown (dove per altro si trova il consolato italiano, e non é lontano da Little Italy) si trovano dvd finti: 10 dollari per 3 dvd di film ancora al cinema (oppure 7 film per 20 dollari)... un affare! Ma non é l'unica cosa finta che si trova.

Per caso, Lukas e io, siamo entrati in un negozio di scarpe e tra uno scaffale e l'altro abbiamo trovato delle scarpe Gucci per la modica somma di 25 dollari! C'erano sia le infradito sia i sabot (piatti e con la punta tonda). La finitura non era perfetta (si vedeva la colla) e i modelli non corrispondevano a dei veri modelli in vendita presso Gucci (sono andata a cercare su internet), ma la stoffa era perfetta! proprio quella di Gucci (basta leggere il libro di Roberto Saviano, Gomorra, per capire un pó di piú il sistema economico dietro il mercato del finto). Lukas invece per 10 dollari mi ha comprato delle vere scarpe cinesi di mia scelta, con tanto di scatola scorticata (vedi foto su flickr). Camminando per le stradine abbiamo pure trovato altri negozi che invece vendevano le borse di Gucci (niente paragonate con quelle che si trovano a Napoli), ma questa volta non ho controllato il prezzo.

La nostra passeggiata é continuata verso Kengsington Market (la zona accanto a China Town) alla scoperta di questo quartiere spumeggiante, internazionale e dinamico. Per le stradine si trovano un sacco di negozietti un pó diversi e altri negozi con vestiti usati in mezzo a case colorate e variopinte. Un "must" (a mio parere) per chi vuole visitare Toronto.
Abbiamo addirittura trovato un supermercato sudamericano dove abbiamo comprato l'Inca kola, la Chicha Morada e la polverina per fare le patate alla Huancaina (tutti prodotti Peruviani). In fondo al supermercato (che in realtá era una sola stanza un pó stretta e lunga), c'erano delle signore che cucinavano delle specie di frittelle -non so cosa fossero, ma immagino fosse un piatto centro-americano- e delle persone erano sedute su delle sedie di plastica da giardino e mangiavano o aspettavano il loro turno per ricevere queste frittelle. Lukas e io abbiamo invece mangiato nel ristorante accanto dove facevano delle empanadas Cilene.

Per vedere qualche foto della nostra passeggiata, potete cliccare sul quadretto in alto a destra (flickr - le mie foto dal mondo).

Monday, June 18, 2007

La mia Nonna!

La mia Nonna é fantastica! Ascolta il mio programma alla radio via internet, mi scrive le email mentre lo ascolta (e io posso leggerle mentre conduco il programma alla radio) e come avrete visto piú in giú mi lascia i messaggi sul mio blog!!! Essendo pensionata ora si occupa di aiutare le coppie italiane ad adottare bambini in difficoltá Peruviani... e scrive:

Un suo interessantissimo racconto, che io ho sentito altre volte, é stato di recente pubblicato sulle pagine della Repubblica:

LEZIONE DI POLITICA

Le foglie dell' autunno 1944 erano giá tutte cadute, quando un carro tirato da un grosso cavallo ci portó dalla nostra casa di cittá, semidistrutta da una incursione aerea di qualche giorno prima, ad una solida casa montana.

Nella grande fredda stanza che ci fu destinata c' erano un letto matrimoniale e uno piú piccolo, di ferro battuto, un catino e una brocca sbeccata. Mia madre mise sulle lenzuola candide le "trapunte" che contenevano lana di pecora, cardata da poco. Sul letto grande la rossa, su quello piccolo la gialla. Mio padre avebbe abitato piú in alto , con altri partigiani. Anche se eravamo in zona antitedesca, c`era pericolo di "rastrellamenti".

Flora, una ragazza del posto, mi portó a conoscere il fienile,la stalla, la Mora e la Bigia, due vacche lavoratrici, mi disse. Flora ne munse una e mi diede in una ciotola un po' di liquido spumoso e caldo da bere. A cambio mi chiese di fornirle qualche sigaretta. -Come?-chiesi --Ma prendendole a tuo padre o a tuo fratello che vengono giú spesso!- Decisamente non mi piaceva esaudire la sua richiesta.

Tergiversai, ma Flora non si dimenticó e me le richiese, visto che gli uomini erano tornati. Non credo di essere riuscita a trovare una buona scusa, perché buscai le prime botte della mia vita. -Ma perché?- chiesi a Flora senza difendermi.-Perché arriverá il giorno che tu lavorerai la terra e io saró la figlia della maestra!-Fu la prima inaspettata lezione di politica!

di Eugenia Ugolotti Manghi - - Lima - pensionata

Ma io tanto lo sapevo giá che la Nonna scrive bene... alle medie in Argentina vinsi un concorso letterario con una poesia scritta da lei... ma non era barare, perché la poesia lei l'aveva scritta quando aveva la mia etá dell'epoca! Nonna sei grande!

Wednesday, June 13, 2007

Un cocomero tondo tondo

"C'era un Cocomero tondo tondo, che voleva essere il più bello del Mondo, che voleva a tutti quanti superare, un bel giorno si mise a cantare..." avete mai sentito questa canzone?

Da canzoni di cocomeri passiamo a storie di cocomeri: un cocomero giallo! La settimana scorsa sono andata al supermercato a Boston e ho comprato quello che pensavo fosse un normale cocomero... quando l'ho aperto, ho trovato un sacco di storie di famiglia.

In realtà, chi ha aperto il cocomero è mia mamma. Mentre ero in sala ho sentito un urlo prevenire dalla cucina... sul momento ho pensato ad una situazione di emergenza (cioè che mia mamma avesse trovato un insetto brutto e cattivo), ma in realtà l' urlo non era dovuto ad una formica gigante, bensì ad un cocomero giallo!

Anche se era la prima volta che ho visto un cocomero del colore di un limone, non era la prima volta che questi cocomeri entravano nella vita della mia famiglia. Mia mamma se li ricorda dai tempi in cui lei era piccola e i suoi genitori avevano un' azienda agricola a Nazca (città famosa per le linee di Nazca), in Perù. Siccome era piccola non ricordava tanto, ma mi ha detto che sicuramente i Nonni mi avrebbero potuto raccontare più cose. Abbiamo dunque deciso di fare una foto del cocomero (sempre la mania di fotografare il mangiare) e mandare la foto ai Nonni (in Perù).

Mia Nonna è stata la prima a rispondere, mandandomi il link di un articolo su wikipedia ed altri link che parlavano dei famosi cocomeri gialli e dicendo pure lei di chiedere al papà di mia Mamma (mio Nonno) che sicuramente avrebbe dato più informazioni.

Mio Nonno è un ingegnere agronomo. Da giovane, a parte essere un corridore di macchine (conosciuto con il nome d'arte di "lechuguita" perchè mangiava tanta insalata), allevava conigli (e mia Nonna mi racconta ancora delle gabbie che bisognava pulire e della perplessità di suo padre verso questi simpatici -ma puzzolenti- animaletti. Dopo l'università, i miei Nonni andarono a vivere a Nazca, nell'azienda di famiglia che io pensavo coltivasse solo cotone. Invece, mi ha raccontato il Nonno telefonicamente, coltivavano anche cocomeri.

Nazca è una cittá immersa nel deserto del Perù, conosciuta per i famosi disegni giganti sulla sabbia, lasciati da chi sa quale civiltà pre-Incaica. Mio Nonno andava a cavallo per i campi per controllare la coltivazione, e mi ha raccontato che non c'era niente di meglio che imbattersi in un cocomero, caldo dal sole, che spaccavano lì lì sul momento per mangiarlo, e anche se era caldo era molto dolce e dissetante.

Poi mi ha raccontato che, effettivamente, ogni tanto il cocomero che aprivano era giallo! In realtà il cocomero giallo è buono quanto il cocomero rosso, ma tutti lo consideravano migliore, perchè più raro. I cocomeri gialli non venivano coltivati a parte, semplicemente crescevano tra i cocomeri rossi. Confermando le teorie di Mendel, mi ha spiegato il Nonno, ricordandomi le teorie che avevo studiato alle medie in Argentina, alcuni dei cocomeri venivano gialli, altri rosa -un misto tra il rosso e il giallo- e infine i rossi.

Quante storie scoperte, e ricordate, grazie ad un cocomero!

Sunday, June 10, 2007

Ricordi d'inverno (o primavera?)


Aspettando che si faccia sera per prendere l'autobus che mi riporterà ad Ottawa (Greyhound delle 11h45 di sera). Ecco un video che avevo fatto qualche mese fa per un concorso di lavoro nella TSI.

Il video é interessante, se si considera che era quasi metà Marzo e nel mondo gli alberi fiorivano e la gente si sdraiava nei parchi a prendere il sole. Da noi al Polo Nord invece (ups, volevo dire a Ottawa), la neve continuava a farci compagnia.

Cliccare qui per vedere il video!